Fig. 1. - Cambatesa (Campobasso). - Tipo mongolico puro brachicefalo, con macchie sacrali. * Fig. 2. - Roccasicura (Campobasso). - Spiccata la facies mongolica specie nella figlia.
Presentiamo alcune fotografie, che riproducono vari gradi di mongolismo prese da persone di vari comuni del mezzodi, specie di lelsi e di Riccia, dal cui nome si forma il derivato per gli abitanti con l'inequivocabile suffisso danubiano rol.
* * *
Abbiamo fissato inoltre i vari linguistici relitti. Ora terminiamo con qualche parola sulla fonetica. Questa e un elemento antropico piu che etnico. Negli altaici piu puri mancano le sonore b, d, g, patrimonio dei Semiti e degli Ariani.
Ma nelle lingue turcomanne e protobulgare esse quasi quasi prevalgono sulle sorde ; e ben chiara vi suona la r (22). "Quando piu il popolo conquistatore di cultura meglio elevata introdurra di nozioni nuove, tanto piu grande sara la sua parte nella combinazione lessicale ; ma il popolo, che accoglie coi nuovi concetti le nuove parole, mantiene a sua volta l'antica indigena pronuncia e la riflette sul patrimonio acquisito ; ed avviene per di piu che lo stesso popolo impositore finisca per adattarsi a questa nuova pronuncia " (23).
Alla stregua di questi principii va ritenuto che gl'Indo-Iranici ed i Semiti assoggettati ed assorbiti dai Bulgari fossero numerosi ; che accettassero dai vincitori culto, leggi, favella e gran parte dei costumi. Peraltro col connaturato congegno fonetico trasmisero ai posteri la lingua ufficiale, e con questo, essendo i piu colti, la fissarono sulle pietre nonche sulle carte. Nella Mesia gli Slavi, come abbiamo visto, imposero ai dominanti anche religione, lingua e cultura.
La fonetica ci svela allo incontro nelle terre italiche dai Bulgari occupate persistenti antiche stratificazioni ancora piu altaiche, le quali non conobbero e non conoscono tuttora che sorde consonanti, come fu degli Etruschi. Nel Sannio gia degli Osci, m Amalfi gia dei Tirreni (24), in Apulia gia dei Messapi Bulgaro diventa Pulcaro Polcarino Polcarul, bello pell, Albanese AIepenese, delfino talefine.
----------------
(1) Le persone di origine germanica tra mi conviventi da secoli, svelate con assoluta certezza dai cognomi Germano. Tedesco, Teutonico, pur dopo incroci ripetuti con razze eterogenee, presentano l'originario tipo quasi immutato anche nel portamento nella fonetica e nell indole.
(2) Invano filologi tedeschi (S. Friedmann: " Lingua gotica" . Hoepli, 1896) tentano riferire tali voci all'an. ted. chunni o kunni, al m. ted. kunne, al got. runi (generazione, stirpe) La storia erodotea sugli Sciti e quella medievale dal 4 all'8 sec. d. C. parlano benchiaro della sommissione delle provincie germaniche a dominatori turanici.
(3) Ormai e cosa bene accertata che l'indice cefalico si eredita, secondo i lavori del Frets e secondo quelli del Godin, pel 70%, dalla madre Dagli esperimenti di biometria eseguiti dal dott. Zonchello sotto la guida del prof. Castaldi a Cagliari si rileva che la correlazione massima e tra madri e figlie, media tra padri e figli, minima tra padri e figlie. Dalle prove invece eseguite da noi risulta che, salvo eccezioni, l'indice varia secondo i gruppi gentilizi : quindi I'influnza massima e data dal padre. Grande influenza invece ha la donna per il colore dei capelli e dell'iride.
(4) Sergi G. : "Specie e varieta umane"). Bocca, Torino, 1900. - Morselli: "Antropologia Generale" Torino, 1887. - De Rialle G.: "I popoli dell'Africa e dell'America". Detken. Napoli, 1881.- Herve : " Precis d'Antropologie", Paris, 1887. - Ecker : "Crania Germaniae merid.. occid.", Freiburg, 1863.
(5) Questa parola, indicante grandezza dominio, e patrimonio indefettibile di popoli giapetici in India, in Egitto, in Roma. Le voci indiane rajan rha (re) rajati (domina, splende), le egiziane rha (sole, re) ras (capo) la latina rex (re), la greca romi (forza), la celtica rix (principe), la irlandese ri, le germaniche reicks richi reich (potente, nobile) sono tutte equivalenti,
(6) Questo nome e quello stesso del famigerato re degli Unni ; e risulta composto di ata e di el. Ata,come aita, eite, utti, aetti vuol dire padre pesso i turanici, mentre el (alto, sommo) e di puro ceppo semitico.
(7) Da bol (signore) e ga (fiume). Bol semitico e variazione di bel di bal di bag di ban di bar. Ga e fonetica abbreviazione d'ind. ganga(fiume) onde giap. kawa, franc. gave.
(8) Guri per sistole da Gunduri (scorazzatori).
Prima di Kubrat le loro orde furono dette Unno-Gundur-Bulgar, nome che ci spiega la fusione dei Bulgari
con gli avanzi degli Unni e dei Guri.
(9) Popp. N. : "Turkisch Tschuwaschische verglelchende Studien Islamica" . 1925. - Palmieri A. : "La geografia politica della Russia Sovietica" , Roma, 1926 - Asmarin N. I. : "Bolgary i Cuvasi" , Kazan 1902.
(10) I primi lavori antropologici di circa 130 anni fa si debbono a Gyorgy Feher ; e dopo il 1875 si ebbero quelli di Samn Scjeiber, del Senhossek, del Torok, del Toth, del Papay, del lanko. Abbiamo poi gli studi recenti del Wellisch, del Kollaritz, del Cunther, del Mehely, del Bartucz.
(11) «Difesa della razza». A. II, n. 16.
(12) Da silloi del filosofo e poeta Senofane di Colofone nei frammenti 15 e 16 abbiamo delineato siffatto tipo dei Traci. Ma deve essere esso attribuito ai soli abitanti della Tracia occidentale, ove anche ai tempi di Omero prevalevano le stirpi elleniche dall'occhio glauco e da' biondi capelli.
(13) Ovidio nelle sue elegie III e IX dell' opera Tristia rettamente ci afferma che il luogo del suo esilio, Tomi (odierna Costanza), era sulla linea confinari fra Sauromati (Slavi) e Geti (Scyti).
(14) Erodoto : "Istorie", L. IV.
(15) Essendo la Dobrugia stata per molti anni quasi tutta nella mani della Romania dovremmo tenere conto delle ricerche antropiche fatte in questo regno ; ma esse, pur ammettendo tipi orientalidi e mongolidi, cercano di velare la specifica fisionomia nazionale e razziale bulgara. Un tipo romneno mongolico inequivocabile era l'ex-ministro degli Esteri Titulescu.
(16) Livi R. : " Antropometria Militare" . Giornale Medico R. Eserc., 1905. - Raseri E. : " Materiali per la etnologia italiana" . Roma. 1879. - Pulle F. : "Genti e favelle" , V. II, P. II, e. 32.
(17) Pulle I. : loco cit.. Appendice.
(18) Pulle I. : loco cit.. Appendice.
(19) I Turcomanni sono i soli abitatori del gran piano turanico a presentare dolicocefalia (77-79) statura elevata (media 1,67), naso sottile, fronte alta ed ampia ; e le loro tribu stazionarie esplicano le medesime agricole ed industriali attività descritte per i Ciuvasci ed i Bulgari.
(20) Pulle F.: loco cit.
(21) Presse Medicale. 16 settembre 1936 - Nuova Riv. di Clin. ed Ass. Psichiatrica, 1936 - Bruxelle medic.,5-VII-1936.
(22) Le razze mongole mancano di questa consonante; e quando la trovano in parole acquisite da gente diversa, non valgono a pronunciarla. come capita ai Cinesi. Non possono esprimerla neppure i Britanni ; e questa e la prova migliore che iI sustrato etnico originario della loro terra, come abbiamo fatto cenno altrove e come meglio spiegheremo in seguito, e uro-altaico, reso evidente anche dalla grande poverta delle inflessioni verbali e dalla dovizia monosillabica.
(23) Pulle L. : " Italia : gente e favelle" . V. II, P. I, Cap. XIV.
(24) « Gli Etruschi (Tirreni) occuparono il paese degli Oschi fino a Marcina, posta non lungi da Salerno" , Pais E. : "Storia dell'Italia Antica" . Torino Utet, 1933-XI. Vol. I. p. 178.
CAP. V.
CONCLUSIONI .
"Per quanto si risalga indietro al corso della storia e della preistoria, si trova sempre la umanita distinta in razze diverse" (1).
"Ogni razza ha nel quadro dell'umanita compiti peculiari determinabili dalle sue qualita biologiche ed ambientali, che si estrinsecano in peculiari forme di civilta.
Solo, sviluppando le doti intrinseche ed evitando ogni assurdo livellamento, puo raggiungersi una feconda collaborazione fra i diversi gruppi razziali del genere umano"(2).
"Come esiste una individualita morfologica delle razze umane, cosi ne esiste una psicologica culturale.
I popoli pensano, creano, agiscono sopra un piano comune, in cui tuttavia le condizioni di razza e di ambiente recano il segno di peculiari elementi distintivi"(3).
Premessi tali aforismi della dottrina ra:zziale, proseguiamo affermando che non solo ogni nazione ma ogni distretto abitato e costituito provvidenzialmente di varie razze, ognuna delle quali ha un compito peculiare (4).
Se tutti vi fossero di puro sangue giapetico, avremmo statisti, amministratori, condottieri ; se vi abitassero i soli semiti commercianti, finanzieri, costruttori, come e donde essi trarrebbero materia per la propria attivita?
Chi formerebbe le masse combattenti, chi le masse agricole ?
Quando le stirpi rurali anarie risalenti alla preistoria si trovarono in Italia pressoche distrutte alla fine dell'impero d'Occidente, le stirpi pannoniche, fra le quali prevalsero i Bulgari, ne presero definitivamente il posto.
I documenti confermano semprepiu che questi st fissarono dove erano stati Etruschi, Iapigi e Messapi.
Quando persecuzioni religiose li rimossero dal Tavoliere di Foggia (5) questo torno campo malsano ed infruttuoso.
Chi sa quante volte essi non ebbero il progetto di derivare dalle sorgenti di Irpinia corsi per irrigare il gran piano pugliese e dissetarne gli abitanti.
Da un computo sommario possiamo contare in Italia oltre 700 centri abitati fra piccoli e grandi di origine bulgara con una media d'anime di 2.000 per ciascuno.
Otteniamo cosi un totale di 1.400.000.
Ma tenuto conto degli elementi sparsi per gli altri centri ci avviciniamo alla cifra di 3.000.000.
La zona distrettuale di Abbiategrasso e le provincie di Campobasso, Benevento ed Aquila sono rappresentate per oltre un decimo di tale cifra.
Per quanto ci risulta nel Molise le famiglie originarie si sono conservate senza eccezione tenacemente agricole (6).
Industriali, commercianti ed artigiani vi risultano immigrati per lo piu dalla Campania.
Riferiamo le parole del Pezza, dell'unico scrittore, che ha valutato le immigrazioni in discorso dal punto di vista etnologico: "Minoranze dominatrici dominate dal fascino della civilta della maggioranza indigena politicamente aggiogata ed abulica, quasi prostrata a terra sotto il peso delle grandi reminiscenze imperiali !
Vittoria singolare dei vinti ! Anche i Bulgari, come gli altri invasori, batterono le eguali vie del destino : impresero a cristianizzarsi ed a romanizzarsi, a subire il sedicente risucchio dell'assimilazione italiana.
I Bulgari non avevano soltanto per apporto il semplicismo ed il peso morto della loro ingenuita zotica e barbara.
Nel risucchio assimilatore essi ripagarono la multiforme nuova dignita dell'ascensione con l'immissione del sangue nuovo tra verginale e selvaggio, del dinamismo fisico e dello spirito guerriero nelle nobili esauste vene del decadenie abbacchiato italiano alto medievale, sperimentando ancora una volta la potente virtu della universalita di Roma (7).
Ma "la pluralita dei tipi, la persistenza e reviviscenza loro non si considerano un danno ed una remora per le nostre finalita nazionali ...E la nazione dalle molte vite ...; tessuto vario; che nei suoi riflessi si volge ora all'uno ora all'altro colore, e tanto piu risalta ricco d'aspetti e di luminosita quanto piu numerose e cangianti sono le fibre del suo contesto...
"Individui di differenti stirpi, se non di razze, si troveranno in certi punti della loro mentalita piu prossimi che non lo siano uomini di una medesima razza, i quali abbiano vissuto in un diverso ambiente di cultura" (8).
Lo stanziamento deiu Bulgari fra noi ha determinato l'odierno aspetto rurale in modo predominante. E la ruralita e la principale causa di conservazione e di grandezza di un popolo.
Essa rende l'uomo religioso, morale, nonche validamente riproduttore ; e ne fa per i giorni della lotta il milite piu valoroso e disciplinato.
Nell'ultima grande guerra i discendenti di Altzek del Molise e degli Abruzzi diedero il maggiore contributo di sangue (9).
Quando la ruralita si unisce alla cultura, menti non usurate da tare, in tutti i campi dello scibile, danno manifestazioni eccezionali (10).
Italia, Ungheria e Bulgaria conserveranno per secoli questo sacro palladio della loro esistenza per merito di una stirpe comune e d'ambiente presso che uniforme.
Il Prof. Rohrbacher di Vienna ci parla per l'umano cervello di radiazioni alfa vegetative e di radiazioni beta psicosensitive, per le quali si produrrebbero le telepatiche rispondenze in rapporto alle affinita familiari e razziali (11).
Non i certo senza una base anatomo-fisiologica che Italiani, Ungheresi e Bulgari abbiano nel passato avuto i medesimi fremiti di riforma e di riscossa nelle chiese e negli ordinamenti politici e sociali ; e che siano scesi in lotta sotto lo stesso vessillo. Qualche decennio fa violenze artifiziose li tennero in campi avversari. Ma gia i loro cuori tornano a battere all'unisono ; e le loro menti convengono in un concorde programma di rivendicazioni e di scambi culturali. Gia per essi tutti scocca l'ora della vittoria.
---------------
(1) G. L.: "Antichita delle differenze di razza". In Difesa della razza. A. I, n. 3, p. 20.
(2) BUSINCOL.: riv. cit., A. II, n. 13.
(3) BUSINCOL.: riv. cit., A. II, n. 10.
Nel n. 15, a. 3 della citata rivista lo scienziato tedesco Ludwig Claus nell'art. "Non si puo parlare ragionevolmente della razza?", combatte validamente gli esclusivismi troppo in voga e conclude: "Il popolo tedesco e formato di piu razze, tra le quali, certamente, ha maggiore peso la nordica. Cosi il popolo italiano e formato di piu razze, tra le quali ha maggiore peso la mediterranea".
(4) D'AMICOV.: op. cit., pag. 84. - Idem: "Gli Aruspici in rapporto alla questione etrusca". Ed. Petrucciani, Campobasso, 1937, pag. 18.
(5) D'AMICOV.: op. cit., pag. 48.
(6) Abbiamo eseguite le ricerche nei libri dei fuochi del grande archivio di Napoli e negli stati d'anime degli archivi parrocchiali.
(7) PEZZAF.: op. cit., pag. 37-38.
(8) PULLEF.: "Italia : genti e favelle" , V. II, part. II, p. 562-564.
(9) PULLEF.: op. cit., vol. II, parte II, p. 565-570, Atlante Tav. 57.
(10) Per i Bulgari d'Italia verra cio dimostrato in altro scritto.
(11) Le Forze Sanitarie. A. VI, n. 7, pag. 546.